UGUAGLIANZA E DIFFERENZA

 UGUAGLIANZA

. concetto scaturito inizialmente tra il XVII e il XVIII dalle riflessioni illuministe

    -> in seguito ripreso dalla borghesia rivoluzionaria (contrapposizione a vantaggi di clero e nobiltà)

    -> in seguito usato anche nelle moderne Costituzioni 

        . garanzia di giustizia e democrazia

        . (Art. 3)


. due accezioni principali:

    1) uguaglianza formale = prerogativa originaria da tutelare

    2) uguaglianza sostanziale = condizione da promuovere concretamente

    . In entrambi i casi si fa riferimento a "identica posizione degli individui nei confronti della legge"

        = stesse fondamentali libertà civili e politiche

    . Problema:

        . se è vero che cittadini sono tutti uguali davanti allo Stato, 

            è anche vero che hanno diverse esigenze e caratteristiche personali

        -> ambito principale nel passato fu la fede religiosa

            ((tutti tenuti a professare credo del sovrano; "cuius regio eius religio")

        . a riguardo, John Locke introdusse la nozione di tolleranza

            = La legge dello Stato deve arrestarsi di fronte a quelle sfere in cui ogni persona può far valere                 le proprie preferenze e convinzioni

                ((vita privata, confessione religiosa, ...)))

        . Voltaire riprese tale nozione affermando l'intolleranza come uno dei peggiori mali sociali

            -> la diversità può essere strumento di confronto e crescita 


. Nel XX secolo il concetto di "diversità" guadagna forza positiva grazie a nuovi concetti e eventi:

    . relativismo

    . lo sviluppo delle scienze sociali

    . movimenti sociali (femminismo)



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