IL CONCETTO DI "CAMPO" E L'EVOLUZIONE DELL'ANTROPOLOGIA
CAMPO
. Concetto "classico"
= "Il luogo, materiale e simbolico, in cui una cultura è prodotta e può essere osservata senza mediazioni dagli etnologi, i quali, all'interno di tale spazio, raccolgono dati e costruiscono la loro ricerca"
. Tale definizione si rivelò inadeguata a comprendere contesti sociali più ampi
((Grandi regni dell'Africa centrale))
. Ha poi dovuto fare conti con processi di fusione tipici della globalizzazione
-> ogni realtà locale riporta tracce della "cultura globale" diffusa da mezzi di trasporto / comunicazione
. George Marcus nel 1995 individua "etnografia multisituata"
= indagine etnografica che si svolge in più campi
-> utile per analisi di diffusione di movimenti politici / religiosi, dispersione di un popolo dopo guerra
-> campi sia reali (quartiere, villaggio) che virtuali (siti Internet)
. Negli ultimi anni = Diffusione dell' "antropologia del noi"
-> studio di gruppi sociali non appartenenti a culture lontane da noi geograficamente o culturalmente, ma facenti parte della nostra realtà quotidiana, anche se in modo più o meno distaccato
((Passeggeri della metropolitana; pellegrini in visita a un santuario; società di pastori di alcune zone alpine / appenniniche))
. Principale studioso dell' antropologia del "noi" = Marc Augé
-> sostiene ancora importanza dello studio di culture Africane / Sud-Americane, spesso considerate "non più autentiche" a causa del contatto con l'uomo bianco
. "Autenticità della cultura" = mito eurocentrico
-> anche prima dell'avvento dell'uomo bianco nella vita di tali culture esse avevano subito influenza di altre culture loro vicine
. è però vero che ormai l'antropologia tratta più l'evoluzione delle culture che il loro studio "originario"
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